Lo Statuto del Budo (Budo Kensho – Budo Charter)

Premessa

budoLo Statuto del Budo, che presentiamo in versione italiana condotta sull’originale giapponese, è un documento pubblicato il 23 aprile 1987 dalla Nippon Budo Kyogikai, l’Associazione Giapponese dei Budo, che riunisce le principali Federazioni giapponesi – tra cui la All Nippon Kyudo Federation e la All Nippon Kendo Federation – dopo un’elaborazione durata non meno di sei anni. Ne riassumiamo rapidamente la genesi.

All’inizio degli anni Ottanta, in Giappone apparve ormai chiaro che il processo di internazionalizzazione dei Budo, se da una parte ne facilitava l’accesso a un numero sempre più ampio di persone nel mondo, dall’altro ne stava seriamente minacciando la specifica identità, storica, culturale e spirituale, fino a ridurli a dei semplici sport agonistici. Fu allora che un funzionario della Nippon Budo Kyogikai, Goro Yamanaka, lanciò la proposta di un documento in cui le Federazioni nipponiche dei diversi Budo sancissero i fondamentali principi comuni e ne chiarissero la primaria funzione educativa del carattere dei loro praticanti. La proposta fu approvata, e fu nominata una Commissione per i lavori preparatori.

Come si può intuire, l’elaborazione fu tutt’altro che facile, data l’oggettiva diversità tecnica delle diverse forme di Budo. Dopo una serie di conferenze e di articoli – apparsi, questi ultimi, a partire dal maggio 1982 sulla rivista “Budo” del Nippon Budokan – e dopo venti riunioni di tale Commissione, nel 1984 ne fu creata una seconda con il compito di elaborare concretamente il testo dello Statuto. Questa seconda Commissione era composta da Hiroichi Tsujihara (presidente), Yuzo Kishino, Katsumi Nishimura, Goro Hagawa e Shinji Nakabayashi. La Commissione si riunì sedici volte, e approdò, il 19 gennaio 1987, all’approvazione dello Statuto del Budo, poi pubblicata il 23 aprile dello stesso anno.

Questo documento riveste un’importanza particolare, poiché a tutt’oggi è l’unico documento comune ai più importanti Budo giapponesi, e vale quindi come un sicuro orientamento per comprendere il senso della pratica. Sotto la superficie del suo stile piano e delle sue semplici espressioni possiamo intuire un’elaborazione sofferta, irta di ostacoli, in cui si legge tutta la preoccupazione per una preziosa eredità che rischia di dissolversi. Ogni frase è una rivendicazione di identità, un distillato di secoli di esperienza e di amore per queste antiche forme di educazione e combattimento; proprio tale amore ne ha permesso la perpetuazione nonostante i più radicali e drammatici cambiamenti storici – un qualcosa che, sia detto per inciso, non è purtroppo avvenuto in Occidente, specialista nell'”arte dell’oblio”.

Inutile dire che lo Statuto del Budo, pubblicato ventidue anni fa, mantiene tutta la sua attualità, ora che tutti i Budo hanno una loro federazione internazionale. La sfida consiste proprio nel promuoverne i principi, tutti incentrati sull’importanza di una base etica, di un’educazione del carattere intessuta di cortesia, autocontrollo, rispetto per gli altri e per il luogo di pratica, e di un’apertura mentale capace di onorare la Tradizione.

L’originale giapponese, su cui è stata effettuata la traduzione, si trova al seguente link:
http://www.nipponbudokan.or.jp/shinkoujigyou/kenshou.html

STATUTO DEL BUDO – BUDO KENSHO

Il Budo è una forma di cultura giapponese che, originata dallo spirito guerriero dell’antico Giappone, attraverso una lunga trasformazione storica e culturale si è evoluta da Jutsu (tecnica di combattimento) a Do (Via – percorso di sviluppo della persona).

Il Budo, che si è sviluppato come Via di ricerca della conoscenza e come metodo di perfezionamento, si fonda sull’insegnamento dell’unità di mente e tecnica, sulla pratica del Rei (rispetto), sul miglioramento della tecnica, sull’addestramento del corpo ed il raffinamento dello spirito. Le peculiarità del Budo, trasmesse sino ai nostri giorni, svolgono un ruolo importante nella formazione della personalità giapponese, in quanto sorgente di energie vitali sempre nuove.

Attualmente il Budo si sta diffondendo in tutti i Paesi del mondo, suscitando un notevole interesse. Tuttavia, l’infatuazione per la mera abilità tecnica combinata a un’eccessiva preoccupazione per l’esito delle competizioni costituisce una seria minaccia all’essenza stessa del Budo. Pertanto tutti noi riteniamo che sia necessario fare tutto il possibile affinché siano preservate e sviluppate queste forme tradizionali nipponiche.

Ed è con la speranza di un rinnovato impulso allo sviluppo del Budo che pubblichiamo lo Statuto che ne fissa i principi fondamentali.

ARTICOLO 1: OBIETTIVO

Il Budo, che trae origine dalle tecniche guerriere, attraverso l’allenamento di mente e corpo ha oggi come obbiettivo il miglioramento del carattere, l’elevazione delle capacità di discernimento e la formazione di individui qualitativamente migliori.

ARTICOLO 2: PRATICA

Per una pratica corretta è necessario seguire le regole del Rei (rispetto), aderire ai fondamenti dell’arte, non limitandosi allo studio della tecnica, ma unificando mente, corpo e tecnica.

ARTICOLO 3: COMPETIZIONI

Quando si partecipa alle competizioni o si eseguono dimostrazioni dei Kata (forme codificate), è necessario mantenere l’attitudine che è alla base della pratica del Budo e mostrare il meglio di sé senza orgoglio per la vittoria o disappunto per la sconfitta, mantenendo sempre un atteggiamento composto.

ARTICOLO 4: DOJO

Nel Dojo, che è il luogo dove si pratica l’allenamento di mente e corpo, vengono rispettate la disciplina e la cortesia; ci si attiene alle regole del silenzio, della pulizia e della sicurezza, impegnandosi a mantenere la solennità del luogo.

ARTICOLO 5: INSEGNAMENTO

Perché l’insegnamento sia corretto occorre lavorare costantemente all’educazione del carattere, incoraggiando lo studio delle ragioni della tecnica e lo zelo nell’allenamento di mente e corpo, senza lasciare che si venga catturati dalla preoccupazione per la vittoria o la sconfitta, né dall’abilità tecnica; si deve essere modelli esemplari di comportamento.

ARTICOLO 6: PROMOZIONE

Per quanto concerne la diffusione, pur con un attitudine di respiro internazionale è necessario aderire alle caratteristiche del Budo tradizionale, promuovere la ricerca e la crescita dell’insegnamento ed applicarsi al tempo stesso allo sviluppo del Budo.

Organizzazioni affiliate all’Associazione Giapponese dei Budo:

Zen Nihon Judo Renmei
(Federazione Giapponese di Judo)

Zen Nihon Kendo Renmei
(Federazione Giapponese di Kendo)

Zen Nihon Kyudo Renmei
(Federazione Giapponese di Kyudo)

Zen Nihon Sumo Renmei
(Federazione Giapponese di Sumo)

Zen Nihon Karatedo Renmei
(Federazione Giapponese di Karatedo)

Aikikai
(Fondazione Aikikai)

Shorinji Kempo Renmei
(Federazione di Shorinji Kempo)

Zen Nihon Naginata Renmei
(Federazione Giapponese di Naginata)

Zen Nihon Jukendo Renmei
(Federazione Giapponese di Jukendo)

Nippon Budokan
(Fondazione del Nippon Budokan)

Associazione Giapponese dei Budo (Nippon Budo Kyogikai), 23 Aprile 1987